Io non ho i contatori di accesso, non so quanta gente mi legge o passa di qua e da dove, non ho neanche quell'attrezzo che ti dice se hanno aggiunto un commento e dove, non so mettere i video di YouTube ed a malapena so aggiungere le foto dei mie nipoti. Non metto le etichette ai post e quindi non sono categorizzati. Non so inserire i file musicali, nè tantomeno i link dentro i post.
Per me il linguaggio html è un codice massonico indecifrabile.
Insomma uso questo attrezzo come una macchina da scrivere, quando potrei farlo diventare multi-task-interattivo.
Diciamocelo: sono una schiappa.
Eppure non mi interessa minimamente, questo è un blog per evitare di dover scrivere 30 mail alla settimana... aggiornare voi che siete lontani di come mi va la vita quassu'.
Ma sono altre le cose che mi hanno colpito dei blog: la parola.
L'uso della parola. Ci sono persone che "piegano" la parola, la modellano, la plagiano, la usano come poche volte ho visto fare. E mi emoziono e mi stupisco.
C'è una differenza abissale tra Rosco e Steff o tra Angela e LaVale.
Eppure passano vita a piene mani: come acqua scrosciante. Non solo sono vivi loro, ma passano tutto: emozioni, pensieri, riflessioni, esperienze.
Ho fatto dei bagni di vita ultimamente. Ho letto i blog come si leggono le biografie, come un libro, assetata.
Certo i blog sono mondi, i mondi che lasciamo che gli altri vedano, la parte di noi che lasciamo che gli altri (gli sconosciuti) conoscano.
Ma sono libri aperti, aperti a chi passa e lascia un commento, aperti a comunità virtuali che si allargano e si restringono.
E' un nuovo agorà. C'è chi dice più falso, io credo più vero. E' vero che nell'anonimato ti puoi creare tutte le personalità che vuoi, tutte le maschere che credi... ma si vede. Chi legge lo sente e ... poi non si aggrega.
La vita vera e pulsante è la cosa che ci attrae, è quello che cerchiamo e ci "aggreghiamo" in comunità di affini, che è un concetto più complicato di identici.
Ci sono delle persone splendide e dei fancazzisti incredibili fra i mie link. Ma sono veri, vivi, pulsanti, drammaticamente sani nella loro follia... hanno smesso le maschere di cartapesta, si sono liberati dei vincoli di "saggezza" del nostro tempo e interpretano liberamente loro stessi, o una parte di loro, o il personaggio che avrebbero sempre voluto essere, ma la differenza con il mentire, è che giochiamo a carte scoperte.
Non tutti hanno il dono di saper piegare la parola, di sapere raccontare, ma ci sono blog che nella loro semplicità fanno più saggezza dei mie libri di filosofia o di quelli di teologia.
Ho scoperto un mondo... e di nuovo mi è stata donata amicizia e sorellanza senza che io meritassi nulla.
E' vero che la vita stupisce... ancora ed ancora.
14/06/07
vita pulsante
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3 commenti:
A me questa cosa che Internet ti fa chiudere in casa e leggere i blog è da alienati mi è sempre saputa di "si stava meglio quando si stava peggio".
Grazie ai blog, ho conosciuto persone stupende. Scambio quotidianamente opinioni con persone che non potrei contattare così spesso. Pubblico una specie di diario di bordo, che serve anche alla famiglia di Mignolo per vedere i progressi di Amelia e non doversi ritrovare una volta al mese così dal nulla. Uso il mio blog umoristico per cacciare via il mugugno e per non prendermi troppo sul serio.
Senza i blog, non credo che sarei sopravvissuta a 11 mesi di maternità in cascina. E invece eccomi qui :-)
Interessante
Nelle frasi espresse c'è qualcosa di nuovo.
ORA.
Apro un libro, delle immagini destano curiosità, una in particolare.
Un rigagnolo di ruscello riprende ciclica vita.
Acqua che scorre a valle, dopo un duro inverno di giacciata prigionia.
Primavera che nn era interessata ad affacciarsi e con essa la speranza che sopiva, quella della vita, che di ciclico ha solo il tempo.
(Lui passa, lasciando e spargendo ricordi, MINUETTO)
Ora,
il Sole. Un sospiro.
Forse sollievo e con esso libertà. Quella dell'ingenua fanciulezza.
La natura fa il suo corso e nuovi fiori e piante germogliano e spuntano come l'inestricabile delirio nelle relazioni umane.
Ora, osservo con attenzione l'immagine.
Non comprendo,ancora, una figura piccola della stessa.
M'incuriosisco e domando, come se tentassi di rispondere a me stesso, convincendomi della grigia elaborazione.
Ora, è chiaro. ALLEGRO
Perchè rimanere fermi su quella pozza, la prima di quel rigagnolo, e specchiarsi nella sofferenza del dolore invece di liberarsi.
Tu, figura ignota nel contesto, hai il percorso a vista.
(Cambio prospettiva).
Lo vedo io, grazie ai tuoi di occhi, come puoi non vederlo tu?
Osservi il basso.
Ai piedi, sandali consumati forse lacerati, troppe volte hanno confuso lacrime per pioggia.
Ora,
immergendoli nel ruscello fugherai
loro ogni dubbio sorprendendo te stessa. Libera
ALLEGRO ANDANTE
Ora,
un passo avanti all'altro, seguendo il percorso....stringendo le mani dei cari che incontri.
Guardali e contali, ti sorprenderai anche di questo.
Ora,
guarda che bella margherita, inchinati, accovacciati su te stessa, osservala....sorridi.
Ora,
in questo istante, soffermati in quello specchio. Il secondo di quel percorso e vedrai quanto sei bella.
Inizia il viaggio, quello vero.
Niente false speranze e illusioni.
Ora,
si cammina sul serio.
A te la scelta di cosa guardare Ora.
A te comprendere cosa desiderare e dove amare.
Adesso,
buon Viaggio.
( testo di parole e musica, dove nn arriva la tecnologia o l'ignoranza altrui arriva la fantasia.
Oserei inserire una ballata barocca, inizio di viole e violencelli. Clavicembalo nel centro e violino nel finale )
David
@chiara: ed infatti io sono una di quelle fortunate che ti ha incontrata... e chi ti lolla più ... baci ed abbracci
@david: hai ricominciato a scrivere... e fai di nuovo emozionare... grazie
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