29/07/07

20 luglio

caro amico mio, parole nn ho piu' su Genova, ne' per gli amici, ne' per i nemici, ne' per quelli/e che passano e guardano, ne' per quelli/e che nn hanno voglia di guardare.
Vorrei solo giustizia urlata e raccolta. Vorrei solo una democrazia forte e resistente al tempo, alle destre, alle sinistre, agli attacchi di tutti.
Vorrei analisi serie e rigorose, politiche, storiche, sociologiche, ma nn granitiche, perche' le generazioni future ci insegnino cosa nn abbiamo visto o cosa abbiamo sbagliato. E noi impareremo anche da loro.
Ma per fare tutto cio' ci vuole prima giustizia e democrazia che vanno a braccetto, che si lottano e si desiderano come il pane e l'acqua.
Poi anche le rose, perche' abbiamo diritto anche alla tenerezza delle relazioni, nn solo alla fatica della lotta.
caro amico mio, grazie, che mi hai costretto a uscire dal guscio e scrivere e sognare ancora di un paese migliore.

Dedicata al genovese

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie a te, che sei riuscita a echeggiare profondità e tenerezza dal mio urlo di rabbia e rancore...

Un bacio.

tartablu ha detto...

Ciao Mars.... fa' da bravo, eh.